Abstract: L'attuale implementazione globale dell'infrastruttura 5G è progettata per utilizzare frequenze a onde millimetriche (intervallo 30–300 GHz) a velocità di trasmissione dati dell'ordine dei gigabit al secondo (Gbps). Questa banda di frequenza sarà trasmessa utilizzando il beamforming, una nuova introduzione nelle esposizioni in campo vicino. La Commissione Internazionale per la Protezione dalle Radiazioni Non Ionizzanti (ICNIRP) ha recentemente aggiornato le proprie linee guida. Esaminiamo brevemente se il nuovo approccio dell'ICNIRP sia soddisfacente per prevenire danni da calore e altri bio-effetti avversi una volta che il 5G a onde millimetriche sarà incluso, e contestiamo l'uso della valutazione dell'esposizione solo superficiale per esposizioni locali superiori a 6 GHz, in parte a causa della possibile formazione di impulsi precursori di Brillouin. Tuttavia, questo è rilevante indipendentemente dal fatto che i precursori di Brillouin si verifichino o meno dall'assorbimento di trasmissioni 5G o future G. Molte fonti significative concludono che non ci sono ricerche sufficienti per garantire la sicurezza, anche dal punto di vista del calore. Ad oggi, non sono state pubblicate ricerche in vivo, in vitro o epidemiologiche che utilizzino esposizioni a segnali 5G New Radio beam-formed.